martedì 1 novembre 2011

domenica 7 agosto 2011

Voce del verbo Familiare

Qualche giorno fa è venuto a trovarmi il Pater, portando con se una grande busta.
Dentro c'erano i ricordi degli ultimi giorni di vita di mia nonna, sua madre.
Benchè sia morta da parecchi anni, non aveva ancora trovato il coraggio di prenderla, controllare il suo interno e consegnarmi il suo contenuto.

Dentro ci sono un mucchietto di vecchie fotografie scolorite.
Dietro ad ogni fotografia, con la sua dolce calligrafia un pò infantile, vi ha riportato date, luoghi e persone.
Per non dimenticare i suoi giorni migliori.

Quando i miei nonni son morti avevo più o meno ventanni. Ed ero quel che si può dire "un par di braccia strappate all'agricoltura".
Superficiale ed egoista, e come se tutto questo non fosse abbastanza... una lagna ai massimi livelli.

Non ho saputo godermi i miei nonni, non ho saputo apprezzarli, non ho saputo amarli.
Non ho saputo combinare un granchè nei miei 20 anni.
Per tanto, ho perso il diritto di lamentarmi se son finita a fare un lavoro terribbole, che odio profondamente e che spero muoiano tutti per dissenteria cronica. Muhahahhahahaha (malefica ovviamente)

Grazie Ar Cielo negli anni seguenti qualche consapevolezza l'ho appresa.
Ed è stata una benedizione tragica, ma pur sempre una benedizione!

Sto dilagando.

Ho visto queste foto e dopo averci pianto sopra ho deciso di stravolgere lo spazio e le logiche del tempo, ho deciso di partecipare a questi ricordi, ho deciso di infilarmici dentro.
Ho deciso e l'ho fatto.

Questo è parte del lavoro.






I


mercoledì 3 agosto 2011

Chi si ferma è "iaruto"

Questo è stato un periodo di grandi difficoltà pratiche per la sottoscritta, causa una scianghetta improvvisa da parte della cosa più importante del mondo.
Più importante degli affetti, del lavoro, delle passioni... che roba è?
Uh... è una roba che quando si è giovini e scattanti non ci si pensa troppo.
Sto parlando della salute.
Taaa taaaaan!

Una volta il mio saggio Pater mi parlò di un proverbio (arabo? Forse cinese... non ricordo i dettagli) che diceva qualcosa del genere: la salute è da considerarsi come un 1 e tutti il resto, la famiglia, gli affetti, i desideri, le aspirazioni, le cose che ci rendono attivi e vivi, tanti zeri.
Più "zeri" abbiamo da aggiungere, più la nostra vita acquista di valore.
1000000000000000...
Ma se togliamo quell'uno cosa resta? Soltanto una caterba di zeri...

Si, ne prendo atto...
E vi assicuro che il Pater la raccontò molto meglio...
Ma spero sia chiaro il senso generale della storiella.

Grattateve prima... toccate zampe di conigli, ferro e fate pure le corna.
Lo avete fatto? Ok.
Non trascurate mai la vostra salute, soprattutto se volete fare un lavoro da liberi professionisti.
Se finite all'ospedale, non magnate.

Io per fortuna (?) faccio tutt'altro nella vita e pertanto, malgrado sia stata fuori uso per diverso tempo, ho potuto continuare a magnà.
Abbiate cura sempre di voi stessi, sempre. E soprattutto, se volete a tutti i costi fare delle vostre passioni il vostro mestiere.


Finita la predica e la grattata, zampe di coniglio, ferri e corna collettiva.

La mia convalescenza si è presentata lunga e potenzialmente noiosa.
Ho fatto del mio meglio e del mio peggio per non farmi schiacciare da una situazione di cui io non avevo il benchè minimo controllo.
Per quanto sia profondamente pigra, la pigrizia per me deve essere uno stile di vita, una scelta consapevole (ah ah ah), se diventa una costrizione... beh, chi si ferma è perduto.

Così il gioco di questa fantasmagorica estate è diventato: inventati qualcosa. Qualsiasi cosa.

Ho scattato. Tanto.
Ne son venuti fuori diversi "cosi" (chè chiamarli lavori sarebbe esagerato) a cui però riconosco la salvezza della mia salute mentale.


L'ultimo coso che mi sono inventata di recente consiste nello iarizzare il mondo...
Ok, forse la salute mentale è stata seriamente compromessa, ma almeno l'umore l'ho salvato.

Queste sono alcune immagini del progetto.

 



mercoledì 27 aprile 2011

Avete bisogno di un pizzico di polvere di fata? Ecco dove trovarla...

Giorgia, alias MistoAcrilico, ha organizzato qualcosa di assolutamente straordinario:


Ovvero: Vinci uno shooting!
YAY!




Cosa significa Free Shooting Giveaway?
Lo shooting consiste in un servizio fotografico (ritratti) della durata di circa due ore. Le foto che faccio potete vederle nel mio streaming su flickr (http://www.flickr.com/photos/mistoacrilico/) o nei vari album che ho sul mio account di facebook.
Si va dalle foto da studio a quelle ambientate, ma in caso vinceste sentitevi liberi di proporre quello che vi pare.

Come partecipo?
Dovete solo cliccare "mi piace" nella fan page di facebook (qui http://www.facebook.com/pages/Ph-Giorgia-Pallaro/114636588608995), quindi lasciare un messaggio qualsiasi nello spazio commenti della foto, qui sotto. Tipo un "ciao". O un "ajshdkfjahk". Giusto per capire che volete partecipare.

Posso partecipare anche se non sono un modello?
Ovvio. Non ci sono limiti di età o di qualsiasi altro genere. L'unica cosa che potrebbe essere problematica riguarda la vostra zona di residenza perché se abitate in sardegna sarebbe un po' un problema per me farvi delle foto, a meno che non abbiate voglia di prendere un aereo e venire fin qui nel Veneto, ma mi sembra una possibilità abbastanza remota.

Però a me non va tanto di essere fotografato... posso piuttosto fare delle foto insieme a te?
Beh, certo! Era una cosa che non avevo preso in considerazione, ma per me va benissimo =)

Ma ti devo pagare?
Assolutamente no, altrimenti che concorso è? =)

Se vinco, posso fare le foto anche con delle mie amiche/dei miei amici, il mio ragazzo/la mia ragazza?
Certo, siete liberissimi di scegliere come sfruttare il "premio".

Quando scade il concorso?
Alla mezzanotte di sabato 7 maggio.

E come decreterai il vincitore?
La cosa sarà priva di tecnologia, in realtà. Semplicemente, scriverò su dei foglietti i nomi dei partecipanti, quindi estrarrò da un sacchetto un nome a caso. Il tutto verrà registrato con la webcam, così potrete assicurarvi della veridicità del concorso.

Ora,
cosa volete di più dalla vita... Peter Pan che vi tira le orecchie?
Beh... Mi basta una tutina verde e vengo a tirarvele io (Iara)!

mercoledì 13 aprile 2011

Hide and seek







"non mi prendi non mi prendi non mi prendi!"

vento, erba, terra, zanzare
il cielo non finisce mai?

"corri corri corri!"

nove stelle per me, quattro per te
diciotto stelle per me, ancora quattro per te

ombre ombre ombre

e poi non ci sei più
ci sono fantasmi
ricordi inventati
soli spenti
lacrime di ferro
e tu non ci sei più.


domenica 13 marzo 2011

Making of: "contradiction"


Per domani ho davvero tante cose da fare.
Tantetantetante cose da fare.
Ma, visto che come al solito non c'ho voglia,  vi beccate il mekingov (e io un po' di quattro in letteratura mi sa xD) della foto della settimana.

Ispirata da (ma non solo): Tim Burton, Sara Lando, Peter Pan, Jamie Heiden e Michael Ende.

Queste le foto iniziali. La porta, il divano e il tavolino fanno sempre parte della collezione della casadibamboledeagostini. Il lampione l'ho fatto col das (e si vede xD) e la neve è semplice farina :)
Nella prima foto forse intravedete il casino che regna nella mia stanza... Grazie di cuore a Marco e Mattia che mi hanno fatto da minimodelli, e al papi che mi reggeva la luce <3


Ok, qui ho ripulito un po' l'immagine. Il lampione è stato aggiustato con il fluidica, mentre la neve sul terreno è stata aggiunta da un'altra foto simile in cui la farina era inquadrata da un'angolatura differente.

Questa volta fondere soggetti e sfondo è stato un parto ._. dal punto di vista del controllo delle luci tutto ok, ma le ombre me le sono dovute inventare dal nulla e... niente, imparo, la prossima volta ci penso in fase di scatto. 

Modificata la colorazione, ho in seguito aggiunto un po' di texture e ricreato i fiocchi di neve eeee finito :D Una mia cara amica è solita prendermi un po' in giro quando abuso di texture o "nebbia" nelle mie foto perché crede io lo faccia per coprire le foto, visto che non sono mai contenta di quello che faccio (tra l'altro non sto negando abbia ragione xDD)... in questo caso specifico, però, l'abuso di texture è stato un tentativo di ricreare le atmosfere che Jamie Heiden riesce a produrre nelle sue foto. Dateci un'occhiata, perché merita :)


ps. volevo ringraziare di cuore Gioia e Iara che mi sostengono sempre, non so come farei senza di voi. Really.