venerdì 18 febbraio 2011

Prepararsi a saltare



Sono solita paragonare i miei anni da liceale a quei giorni afosi in cui l'unica cosa che si è in grado di fare è aspettare con desolazione ed apatia che il fresco ritorni. Si tratta di quel caldo asfissiante che ti penetra nella pelle, nella gola, nei polmoni, e ti impedisce di respirare. Ogni passo è come un salto nelle sabbie mobili, ogni movimento è come una nuotata nel fango. Persino la luce del sole è sfiancante... è quella brutta luce grigiastra che toglie vivezza anche al colore più saturo.
Ma questa sensazione di impotenza, di disagio, di inerzia, l'ho messa a fuoco solo in periodi successivi, quando il liceo era ormai diventato un ricordo lontano.
Definirmi una persona poco empatica è un eufemismo, riesco a malapena a capire me stessa, figuriamoci gli altri. Così, in quei giorni, mi ritrovavo a guardare ad occhi socchiusi la mia vita, e mi scorreva addosso come lente gocce di sudore, senza rendermi conto di quanto tempo stessi buttando via.
Poi però qualcosa era cambiato, era sopraggiunta una piccola ed apparentemente inutile cosa che mi aveva aperto gli occhi.
La grafica.
La grafica è stata come un fresco vento autunnale... aveva squarciato lo sporco e l'afa e mi era entrata di prepotenza nei polmoni, facendomi scoprire una felicità che non avevo avuto modo di immaginare, perché semplicemente non la conoscevo. Con questo non voglio dire ch'io fossi sola o infelice, avevo ed ho tuttora i miei amici e una famiglia meravigliosa... ma non avevo alcuna passione, alcun interesse, nulla. L'annichilimento più totale, possedevo solo i libri che mi avevano tenuta in vita fino agli anni delle medie ma per i quali avevo perso interesse dovendo passare le giornate a cercare di studiare materie per me insopportabili.
Scoprire la grafica mi ha permesso di cambiare vita, e mio dio, so che suona estremamente altisonante ed anche un po' patetico, ma non so cosa sarei ora senza di lei.
Quando decisi di abbandonare definitivamente il liceo (dopo averlo cambiato già ben due volte) mi sentii un po' morire e un po' tornare a vivere. Questa volta si trattava di fare un salto spaventoso, significava cambiare paese ed iscriversi in un istituto professionale in una classe di un anno più giovane di me. Sino a qualche mese prima avrei preferito suicidarmi piuttosto che farmi bocciare, ed ora io stessa stavo decidendo di ricominciare gli studi dalla terza e ripetere così un anno. E se solo potessi tornare indietro... farei esattamente, di nuovo, tutto quello che ho fatto finora. Perché tutto questo percorso a tratti arido e privo di punti di riferimento, mi ha permesso di raggiungere la MIA scuola, e di vivere esperienze meravigliose. Le migliori persone le ho conosciute qui, e le attività a cui ho partecipato, gli insegnamenti che ho ricevuto, le amicizie che si sono create, le parole che mi sono state donate, quelle le porterò con me per sempre.
Ma qualcosa sta per cambiare di nuovo; penso sia giunto l'inverno. Il freddo sta cominciando a diventare eccessivo e la nebbia si fa più fitta; intravedo solo un cancello ma al di là c'è una coltre impenetrabile che ostacola la vista.
In un libro di Ende ("Lo specchio nello specchio") uno dei protagonisti delle storie in esso raccolte, è chiamato a "saltare". Deve saltare, deve imparare a farlo, o cadrà. Ed io non voglio cadere, non voglio oltrepassare quel cancello, e scoprire che oltre la nebbia ci sarà ancora afa e grigiore e sporco.
Recentemente qualcuno mi ha detto che non mi devo preoccupare, perché comunque vada cadrò in piedi.
Nutro molta stima per questa persona, speriamo non si sbagli.

1 commento:

  1. Non è detto che dietro il cancello ci sia afa e grigiore e sporco.
    Non è l'ottimismo che parla, a me lo slogan "Gianni" non mi ha mai convinta...

    http://www.beddamatrix.net/Images/immaginivarie/videopazzi/toninoguerra.jpg


    La mia vuole essere un'altra possibilità. Forse ci saranno tutte quelle cose spaventose che hai descritto tu, o forse invece, sarà pulito e fresco e colorato.
    Più probabile un pò e un pò.
    Ma confido molto nella persona che in qualche modo ho avuto l'onore e il piacere di percepire.
    E penso fortemente che tu sappia portare luce e colore in ogni dove =)

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